Traccia 56

■ Signor Olmo, posso fare una piccola pausa? Ho appena scaricato sei casse da venti chili dal furgone aziendale.

▲ E allora? Io ho appena scaricato un programma da 1200 kb dal computer. Mi lamento? Su, su, vada a lavorare!

■ Sì, signor Olmo, subito...

● Ed è evidente che non tutti i lavoratori possono prendersi una pausa caffè quando lo desiderano. E quello che abbiamo sentito era uno degli sketch di Camera Cafè , questa sit-com che si svolge completamente, interamente davanti alla macchinetta del caffè aziendale. Qualcuno ritiene che le pause di questo tipo siano una distrazione, qualcun altro invece pensa che siano molto proficue perché dopo lavori meglio, perché dopo produci di più. Ecco, naturalmente diciamo subito che il caffè non è l’unico motivo di interruzione della normale attività... della normale attività lavorativa. Ci sono altre ragioni che ci inducono appunto a fare pausa. Sentiamo quali in questa scheda.

■ I motivi per prendersi una pausa dal lavoro sono tanti e spesso nuocciono alla produttività. È quanto emerge da una recente indagine di Lexmark condotta da Ipsos su un campione di 4600 dipendenti di vari Paesi europei, di cui 500 italiani. Per quanto riguarda il nostro Paese, in particolare, gli interpellati dichiarano che il tempo che si perde in distrazioni di vario genere occupa il 13% dell’intera giornata lavorativa. Al primo posto, tra le tentazioni, ci sono la navigazione in internet e le chiacchiere con i colleghi, segnalate entrambe dal 53% degli intervistati. Segue la pausa caffè, che è fonte di distrazione, e quindi di un conseguente calo della produttività, per 29 lavoratori su 100. Altra occasione per interrompere la propria attività sono le e-mail, e non ovviamente quelle di lavoro, ma quelle da inviare ad amici e conoscenti. Chiude la lista la pausa sigaretta, che è fonte di distrazione dal lavoro per il 20% degli intervistati.

● Per tutti questi motivi la maggioranza degli italiani, stando a questa indagine, ritiene che sia più facile distrarsi dal lavoro in ufficio e che sia meglio quindi lavorare da casa dove si è più concentrati.

▲ Beh... si è più concentrati. Forse in casa le occasioni di distrazione sono addirittura maggiori perché... è chiaro che c’è l’autogoverno, la persona si autogoverna i tempi, i ritmi, le modalità, e così via. Ecco, però... quindi diciamo governa la sua produttività. Nei luoghi di lavoro la pausa caffè avviene nel momento in cui comincia a calare l’attenzione e subentra la noia. Se è un antidoto alla noia, forse serve, spezza per aumentare la produttività. Quindi a me fanno un po’ specie quegli imprenditori che dicono che la pausa caffè andrebbe addirittura, come dire, ridotta o regolamentata in modo assolu- tamente rigido. È un elemento di vita quotidiana dentro le aziende, tra l’altro la macchina del caffè è il nuovo confessionale. La gente si parla... E io credo che la macchina del caffè sia un luogo anche di grandi verità.