Traccia 63

■ Buongiorno professore.

● Buongiorno a tutti! Avete presente il mito dell’italiano mammone? L’italiano che sta... sempre... che... che gli piace tanto la mamma? Beh, non è più così! Sette su dieci italiani dichiarano di avere difficoltà o avere avuto difficoltà nel rapporto con la mamma e in generale... e in generale con i rapporti... gli affetti... gli affetti quotidiani. Eh! C’è un po’ di difficoltà, emergono delle difficoltà. Lo sviluppo della società porta a delle difficoltà nei rapporti affettivi quotidiani. Sapete qual è la generazione che sembra avere più difficoltà? Quella a cui appartenete voi, in tanti, cioè tra i trenta e i quarant’anni. Eh! Specie le donne tra i trenta e i quarant’anni hanno delle problematiche affettive, ma anche i maschi. Quali sono le cose più citate, le cose che creano più problemi. L’essere disponibili in qualsiasi momento per il partner o per la mamma, a seconda dell’età. Questo lo dice il 30%. Dovere telefonare tutti i giorni alla mamma o al fidanzato o alla fidanzata, uno su quattro. Ricordarsi sempre e... e ottenere dei bronci se non ci si ricorda di ricorrenze e di compleanni. Dovere andare obbligatoriamente a cene insopportabili. Insomma, tutti quelli che una volta sembravano degli obblighi naturali, ovvi, diventano dei fastidi. Ogni persona pensa che in fondo lui ha diritto di vivere... di vivere come vuole e non è giusto, non è giusto appunto, essere disponibili, dovere telefonare a comando e non quando si sente, ricordarsi di ricorrenze, anche se magari, così... non sono ritenute così importanti. Andare a cene per motivi formali o sociali a cui invece non si ha piacere di partecipare e così via. Questi piccoli segnali, che vi possono sembrare banalità o sciocchezze, mostrano invece una evoluzione sociale e una evoluzione specialmente del ruolo e dell’opinione che ciascun individuo ha di se stesso di grande rilievo. A risentirci!